Resilienza Intergenerazionale: nuove opportunità per crescere insieme nella fase post Covid-19
Il progetto è nato per contrastare gli effetti dell’emergenza Covid-19 grazie all’alleanza di tre grandi associazioni presenti nel territorio umbro: Auser, ANCeSCAO e Anteas.
Obiettivo generale del progetto è quello di contribuire, nella fase post Covid-19, a rafforzare la resilienza delle famiglie più vulnerabili attraverso la pratica intergenerazionale e, quindi, mettendo in stretta collaborazione generazioni differenti: bambini, ragazzi, adulti e persone anziane.
La strategia di intervento mette in campo una rete di azioni trasversali, complementari e integrate che si basano sui principi del Welfare Community per favorire la partecipazione della comunità educante e le competenze di auto-cura della stessa e dei suoi attori attraverso la pluralità di attori coinvolti attraverso i partner di progetto, la territorializzazione e la responsabilizzazione dei cittadini.
Il progetto ha preso formalmente avvio il 5 maggio 2021 e ha un valore complessivo di 507.157 euro di cui 458.077 finanziati dalla Regione Umbria con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Le attività, la cui realizzazione era inizialmente prevista nell’arco di dodici mesi, a causa di alcuni ritardi legati alla recrudescenza della pandemia, si concluderanno entro luglio 2022, hanno permesso di perseguire i seguenti obiettivi specifici:
- promuovere l’accessibilità e la qualità dei servizi per la prima infanzia (fascia 3-6) attraverso la sperimentazione di nuove pratiche di apprendimento e la valorizzazione del ruolo dei nonni quali trasmettitori di valori;
- favorire l’apprenimento scolastico e ridurre il rischio di abbandono e dispersione e offrire supporto ai minori (6.13) che vivono in nuclei familiari multiproblematici, promuovendone il benessere psicofisico e valorizzando e potenziando le loro capacità, competenze, abilità, attitudini, con l’affermarsi dell’autonomia e dell’autostima, con il supporto di anziani (ex insegnanti e nonni di comunità che hanno competenze derivanti dalla precedente vita lavorativa);
- combattere il digital divide che è sempre più causa di un divario di natura socio-economico e cukturale per gli anziani con un interscambio generazionale tra anziani e giovani studenti;
- fornire un supporto psicosociale ai gruppi target (minori/famiglie e anziani) per comprendere e affrontare problemi di salute mentale e conseguenze psicosociali per prevenire il rischio di ripercussioni a lungo termine sul benessere dei minori/famiglie ed anziani e aumentare la loro capacità di fare fornte alle avversità.