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CODICE ETICO 
dell’Associazione Nazionale dei Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti
approvato dal Consiglio nazionale nella seduta del 27.04.2015

Premessa

La vita di un’Associazione si svolge necessariamente attraverso norme statutarie e regolamentari e si completa attraverso i comportamenti delle persone. Questi devono essere ispirati a valori e regole etiche e deontologiche che salvaguardino gli interessi e l’immagine dell’Associazione in quanto tale e assicurino contemporaneamente una corretta vita associativa a tutti i suoi membri.
Da questa considerazione traggono ispirazione le norme del presente Codice Etico.
Esse non sono in alcun modo sostitutive delle norme statutarie e regolamentari, ma a queste si affiancano.
Ogni iscritto dell’Associazione Nazionale dei Centri Sociali – Comitati Anziani e Orti “ANCeSCAO”, di seguito solo Associazione Nazionale, deve ispirare il proprio comportamento alle norme del presente Codice Etico, sia che agisca quale componente di un Organo Nazionale, sia che agisca all’interno della propria Associazione di cui è socio.
1 – Gli iscritti dell’Associazione Nazionale si impegnano a tener conto, in ogni loro comportamento, delle conseguenti ricadute sull’intera Associazione.
L’Associazione Nazionale richiede ai suoi iscritti comportamenti improntati alla correttezza e alla serietà personale.
L’Associazione Nazionale si impegna ad adottare tutte le misure necessarie dirette a facilitare la conoscenza e l’applicazione di tutte le norme contenute nel presente Codice Etico, prevedendo altresì l’irrogazione di sanzioni disciplinari nel caso di mancato rispetto delle stesse.
2 – Gli iscritti dell’Associazione Nazionale, nel perseguire le finalità statutarie associative di cui fanno parte, si impegnano a partecipare alla vita associativa con spirito costruttivo, non viziato da condizionamento alcuno, avendo come obiettivo prioritario l’interesse dell’Associazione Nazionale. Essi devono contribuire alla costruzione di una positiva immagine associativa ed operare per accrescere il prestigio e l’autorevolezza dell’Associazione.
3 – Appartenere all’Associazione Nazionale significa assumere un impegno di solidarietà in un corretto rapporto di lealtà, amicizia e fratellanza.
Ogni iscritto dell’Associazione Nazionale che, per mandato o per incarico specifico, utilizzi mezzi, risorse e strutture dell’Associazione Nazionale, delle sue Strutture Territoriali, ovvero dei Soci aderenti, deve utilizzare il criterio del buon padre di famiglia, come onesto amministratore e con lo stesso riguardo dovuto ai propri beni.
– Gli iscritti dell’Associazione Nazionale, nonché i Dirigenti delle Strutture Territoriali e delle Associazioni aderenti, sono tenuti ad operare con imparzialità, senza indulgere a trattamenti di favore, assumendo le proprie decisioni nella massima trasparenza e respingendo indebite pressioni.
In nessun caso devono concorrere a determinare situazioni di privilegio a proprio vantaggio o a vantaggio di altri. L’individuazione dei collaboratori per le attività dell’Associazione Nazionale deve avvenire con imparzialità e deve essere improntata a criteri di competenza, di professionalità, di serietà, indipendentemente dalle appartenenze politiche, sindacali, religiose, di sesso o di razza.
Il comportamenti dei Dirigenti deve essere sempre improntato alla massima correttezza in quanto costituisce modello di riferimento per tutti i collaboratori.
5 – I Dirigenti ed i Consiglieri dell’Associazione Nazionale e delle Strutture Territoriali, nonché i Dirigenti delle Associazioni aderenti, devono adoperarsi per favorire cordiali rapporti tra gli iscritti e dirimere le eventuali divergenze nell’ambito di una dialettica franca e serena. In tutti i casi deve essere fermamente ripudiata ogni forma di scorretta ed insensata concorrenzialità, di conflitto d’interessi e di denigrazione personale. In particolar modo, devono tenere comportamenti ispirati a lealtà, imparzialità, diligenza e correttezza, impegnandosi a:
  • esercitare la funzione con spirito di servizio verso l’Associazione Nazionale, le sue Strutture Territoriali, i Soci aderenti ed il mondo esterno, senza avvalersene per vantaggi diretti od indiretti;
  • mantenere un comportamento non condizionato da personali convincimenti politici, sindacali o religiosi e non accettare doni, od altre utilità, ad eccezione dei regali d’uso di modico valore;
  • fare un uso riservato delle informazioni di cui vengono a conoscenza in virtù delle cariche ricoperte ed evitare di conferire e/o assumere incarichi che possano creare conflitti d’interesse;
  • valutare di rimettere il proprio mandato qualora, per motivi anche privati, siano incorsi in vicende che producono danno all’immagine dell’Associazione;
  • non esercitare alcuna attività d’interesse privato nei locali dell’Associazione Nazionale, ovvero delle sue Strutture Territoriali, ovvero dei Soci aderenti, né utilizzare beni e/o servizi dell’Associazione a questo scopo;
  • respingere l’utilizzo, presso i locali dei Soci aderenti, degli apparecchi elettronici quali slot-machine, video lottery, ecc., che possono indurre al gioco d’azzardo patologico (ludopatia), impegnandosi altresì alla divulgazione dei rischi conseguenti; in merito, il compito di verifica e monitoraggio è affidato alle Strutture Territoriali e il mancato rispetto è motivo di esclusione dall’Associazione Nazionale.
6 – Tutte le Associazioni che ottengono l’Attestato di Adesione considerano quali principi essenziali la trasparenza dei bilanci e della contabilità.
Ciascuna registrazione contabile deve rispondere esattamente a ciò che è descritto nella documentazione di supporto. Non è consentito alcun occultamento di informazioni né alcuna rappresentazione parziale o fuorviante. Chiunque sia al corrente di omissioni, di falsificazioni, di trascuratezze nella contabilità e nelle registrazioni contabili è tenuto a riferirne alle Strutture Territoriali di riferimento.
7 – Il Consiglio nazionale, con proprio atto deliberativo, è l’organo deputato a comminare le sanzioni in caso di mancato rispetto del presente Codice Etico nei ruoli istituzionali rivestiti nell’Associazione Nazionale e nelle sue Strutture Territoriali. Allo scopo, il Consiglio nazionale si avvarrà del parere consultivo di un Comitato dei Garanti, appositamente nominato, che istruirà le pratiche per le deliberazioni.
Per le violazioni commesse dagli iscritti nell’ambito della propria associazione di riferimento, l’organo deputato all’irrogazione delle sanzioni, nella maniera che segue, è il Comitato Direttivo o di Gestione dell’associazione medesima.
Le violazioni saranno così sanzionate:
  • un primo richiamo scritto;
  • in caso di reiterazione della violazione, un secondo richiamo scritto con sospensione dal ruolo rivestito nell’Associazione Nazionale, nelle sue Strutture Territoriali e negli organi dei Soci aderenti, con un massimo di 30 giorni;
  • in caso di ulteriore reiterazione della violazione, obbligo per il Socio aderente di eseguire l’espulsione dell’iscritto dall’Associazione e conseguentemente dall’Associazione Nazionale.
8 – Il Comitato dei Garanti è nominato dal Consiglio nazionale ed è composto da tre persone, scelte tra i suoi componenti in carica, di alta moralità e competenza, con il preciso compito di:
  • valutare le segnalazioni inerenti a violazioni del presente Codice Etico;
  • predisporre, su richiesta del Presidente del Consiglio nazionale, il parere, corredato della inerente documentazione, utile alla discussione per l’irrogazione delle eventuali sanzioni.
Il Comitato dei Garanti scade allo scadere del mandato del Consiglio nazionale che lo ha eletto.
 
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